Apertura al partenariato pubblico privato con il Decreto Semplificazioni
Il partenariato pubblico privato è una delle componenti sulle quali Venetian Cluster lavora per il conseguimento della sostenibilità economica dei progetti legati al patrimonio culturale e ambientale, tema del quale si è occupata fin dal 2004 (es. progetti europei 2007-2013 Profili – Interreg Italia Slovenia e Iktimed – Interreg MED) quando ancora era costituita nella forma di Metadistretto Veneto dei Beni Culturali e Ambientali (Regione Veneto).
Nell’ambito del patrimonio culturale, i rapporti di partenariato sono stati regolamentati dal legislatore nell’articolo 151 del Codice dei contratti pubblici. L’articolo entrato in vigore nel 2016 ha recentemente subito delle variazioni. Il decreto Semplificazioni (DL 76/2020) ha infatti modificato il comma 3 del suddetto articolo aprendo ulteriormente al partenariato pubblico privato, andando nella pratica a consentire dei “partenariati speciali”. Nella visione precedente il soggetto pubblico aveva sempre in gestione la fase progettuale mentre adesso può essere condivisa oppure anche delegata al privato.
Il legislatore ha rilevato in questi anni delle esigenze di apertura per la valorizzazione del patrimonio culturale, in particolare per quel patrimonio cosiddetto “dismesso” e “diffuso” e dei servizi integrati nei luoghi di cultura. Questo decreto permette così uno snellimento delle procedure ed un allineamento della legislazione dei beni culturali con il Codice dei contratti pubblici, e con le tendenze verso le quali si sta muovendo l’Europa.
Uno degli esempi meglio riusciti di questo partenariato speciale si può rilevare nel caso del Teatro Tascabile di Bergamo che ha sottolineato come la progettazione e la gestione condivisa e una logica di sostenibilità economica per entrambi i contraenti possano essere strumenti per conseguire ottimi risultati nel tempo.
In questa circolare le note esplicative per i soggetti pubblici dei beni culturali
