Culture 2030: Il ruolo della cultura per lo sviluppo sostenibile

Culture 2030: Il ruolo della cultura per lo sviluppo sostenibile

La partecipazione e l’utilizzo dei dati

 

 

Culture 2030 Indicators è il documento UNESCO che mette insieme gli indicatori atti a supportare le Amministrazioni e chi fa progettazione a fare scelte consapevoli per i progetti culturali da sviluppare.

Infatti anche se nel 2015, il fatto che fra i Sustainable Development Goals (SDG) dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile non fosse stato inserito nemmeno un obiettivo riguardante la cultura ha suscitato molte perplessità, il documento sopracitato ha evidenziato chiaramente che i fattori culturali sono tutt’altro che trascurabili, influiscono infatti su 14 dei 17 SDG (obiettivi) proposti dall’Agenda.

 

I 22 indicatori di Culture 2030 sono quali-quantitativi, economici e non, e si possono applicare sia a livello urbano che nazionale.

Gli indicatori sono degli elementi puntuali che definiscono i due ruoli della cultura e delle sue organizzazioni:  GUIDA alla costruzione di nuovi immaginari e FACILITATORE di cambiamento attraverso processi, competenze ma soprattutto inclusione sociale.

 

 

I 4 gruppi di appartenenza dei 22 indicatori

 

  • Ambiente & Resilienza
  • Economia & Prosperità
  • Saperi & Competenze
  • Inclusione & Partecipazione

 

 

Viene sempre sottolineato, inoltre, come indicatore molto forte dello sviluppo sostenibile anche nel settore cultura, la parità di genere. Per ogni indicatore il documento prevedere una scheda tecnica che specifica l’obiettivo attraverso indicatori quali-quantitativi e, alcune volte, inserisce delle piste di analisi.

 

 

Imparare ad usare i dati e contestualizzarli

 

Il documento ci suggerisce quindi di utilizzare i dati ed imparare a contestualizzarli per capire dove vogliamo andare, progettare e finanziare azioni efficaci e che incontrino l’effettiva domanda degli stakeholders. Lo sforzo di raccolta e valutazione dei dati è ingente ma inevitabile per non sprecare risorse preziose. I dati ci aiutano infatti a verificare ciò che è insostenibile economicamente e che non ha molte possibilità di perdurare nel futuro.

I progetti di Venetian Cluster hanno accolto questa visione soprattutto nel progetto USEFALL ma anche nei progetti REFREsh e RUINS appena terminati.

 

I progetti

 

 

Coerenza tra sviluppo economico, culturale, sociale e ambientale

 

Lo scopo è quello di trovare coerenza tra sviluppo economico, culturale, sociale e ambientale. L’UNESCO sottolinea l’importanza del rapporto con la sfera sociale e ambientale con una prospettiva più partecipata e giusta.

La visione della progettualità culturale deve essere allargata e deve stimolare il coinvolgimento della comunità e del territorio, non abbiamo più la possibilità di avviarci ad una direzione diversa rispetto alle esigenze dei nostri cittadini ma dobbiamo adoperarci per camminare nella stessa strada.

 

Per individuare la direzione giusta, abbiamo bisogno di usare un approccio che non sia dettato dalle nostre abitudini ma da un insieme di elementi complessi multi-valoriali e territoriali.

Inoltre gli obiettivi dell’Agenda 2030 sono irraggiungibili se non con il contributo delle città, primo luogo di verifica e innovazione della cultura, nonché primo banco di prova per attività di partecipazione e di inclusione sociale.

 

 

Riferimenti

https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000371562

Share Post